Riconoscere le cose feroci in un mondo di macerie
Si sono dati regole, riti, un’organizzazione sociale. Hanno portato ciò che serviva per ricominciare a vivere.
Qualcuno si è sistemato meglio, qualcuno peggio.
Però, ecco, si sono abituati.
Sennò erano morti.
Adattarsi a un mondo di macerie, trovare un equilibrio tra sensi di colpa, tradimenti, veri o presunti, e ambizioni fatte a pezzi. Per non morire, siamo capaci di abituarci quasi a tutto. È un fenomeno naturale, ma pericoloso. In questo scenario apocalittico, come facciamo a non perdere noi stessi, come manteniamo un contatto con la persona che un tempo ci “sembrava giusto essere”? Zerocalcare, come tutti noi, di risposte non ne ha. Quello che sa, e che ci tiene a sottolineare più volte, è che ci sono cose che non possiamo permetterci di dimenticare. Prima tra tutte: riconoscere le cose feroci.
Macerie Prime, uscito per BAO Publishing il 14 novembre, è la prima parte di un lavoro più ampio che vedrà la conclusione nel maggio 2018 con l’uscita di un secondo volume. La narrazione si apre con l’improbabile matrimonio dell’amico Cinghiale e subito ci ritroviamo immersi nelle dinamiche di gruppo di Zerocalcare e degli storici amici che con gli anni abbiamo imparato a conoscere. E sono dinamiche che tutti noi (o almeno chi gravita intorno ai 30 anni) conosciamo fin troppo bene. C’è chi avrà un figlio e ha l’ansia, chi un figlio lo vorrebbe ma non se lo può permettere e ha imparato a convivere con la paura che il momento giusto potrebbe non arrivare mai e chi ha dovuto rinunciare alle proprie ambizioni per un lavoro che odia e con cui non può nemmeno pagare un affitto.
In mezzo a loro c’è Zerocalcare, con una casa che ha persino la stanza degli ospiti, con gli accolli sempre più pressanti e il senso di colpa, la paura costante di dire di no e diventare un traditore. In questo mondo di macerie le cose feroci prosperano, sono demoni che si nutrono di risentimento, ansia e paura, vagano come avvoltoi pronti ad arraffarsi un pezzetto della nostra umanità. Imparare a riconoscerle è l’unico modo per salvarsi, forse. Nelle ultime pagine di Macerie Prime le cose feroci sembrano destinate a prendere il sopravvento e per la prima volta nemmeno il fedele amico Armadillo, rappresentazione della coscienza di Calcare, sa come affrontare la situazione e viene rimpiazzato nel ruolo di consigliere ufficiale da un egoista panda.
Zerocalcare, come al solito, si dimostra abile a schivare la retorica facile, a sdrammatizzare, a mettersi in discussione ma, allo stesso tempo, a non prendersi troppo sul serio. In Macerie Prime Zerocalcare fa quello che sa fare meglio: farci ridere anche quando non vorremmo, anche quando ci sembra che non ci sia niente da ridere perché le cose feroci volteggiano su di noi.
Macerie Prime è un libro sospeso, che ci lascia pieni di domande e dubbi. Dove vanno a finire i pezzi di noi che perdiamo per strada? È davvero possibile sopravvivere ai demoni della nostra epoca? Ci sarà uno scontro all’ultimo sangue tra Armadillo e Panda?
Per scoprirlo ci tocca aspettare maggio… ci si vede in libreria!
-Federica
Leggo Zero fin da quando non era famoso ed ho sempre apprezzato la sua capacità di dire cose complicate e anche delicate in maniera semplice e a volte disarmante. Dopo il poetico Kobane calling (ad oggi secondo me il suo lavoro migliore), Zero è tornato ad un lato più intimistico. Ovviamente ho divorato il libro e non vedo l’ora che esca il seguito, per capire come il bando e le sue vicissitudini hanno poi cambiato (se l’hanno cambiata) la vita dei protagonisti. Da leggere (anche se sulle tavole appena fatte sul Virgilio avrei qualcosa da dire, ma … nessuno è perfetto!!!)
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Io ho conosciuto Zerocalcare in tempi più recenti, proprio grazie a Federica. Me ne sono subito innamorato, è IL fumettista che mi ha avvicinato alle graphic novel. 🙂
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Appena letto e recensito sul mio blog (https://laranasullestelle.wordpress.com/2018/01/08/macerie-prime-zerocalcare/ ). Zerocalcare non delude mai ed i temi trattati sono sempre attuali, ironici ma profondi. Mi risulta difficile però aspettare fino a maggio per conoscere la conclusione 🙂 !
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L’ha ribloggato su Alessandria today.
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