La scomparsa di Agatha Christie: le soluzioni

Disclaimer: a oggi sono stati pubblicati molteplici libri, articoli e biografie sulla scomparsa di Agatha Christie. Sono stati tratti film (Il segreto di Agatha Christie), ed episodi di serie tv (The Wasp and the Unicorn, Doctor Who). Questo post non vuole essere esaustivo e non vuole recare danno a nessuna persona citata.


Ci siamo lasciati la scorsa volta con la soluzione “canonica” e ufficiale del mistero degli 11 giorni della Christie. Una perdita di memoria totale l’aveva portata a fingersi un’altra persona, a registrarsi in un hotel termale di Harrogate, per poi venir scoperta grazie a una soffiata e riportata a casa dal marito, dal quale avrebbe poi divorziato.

Tutto l’affaire della scomparsa fu un vero fulmine a ciel sereno nella vita della giallista, la quale aveva passato una splendida infanzia, anche se suo padre era morto quando lei aveva undici anni, e un’altrettanto splendida maturità. Come già detto però, quel 1926 fu un Annus Horribilis. C’è da dire che il mistero aveva sempre avvolto la figura di Agatha, sin da bambina. Troviamo infatti nota, nella sua autobiografia, del Gunman, il Bandito.

[…] L’avevo battezzato così solo perché portava una pistola, anche se non avevo mai pensato che potesse rivolgerla contro di me. […] Il sogno iniziava con delle immagini molto comuni, […] di solito in un giorno di festa. Improvvisamente, cominciavo a provare un senso di disagio. C’era qualcuno, qualcuno che non avrebbe dovuto esserci. Il disagio si trasformava in terrore e infine lo vedevo, i suoi occhi azzurro chiaro incontravano i miei e io mi svegliavo strillando: «Il Bandito! Il Bandito!».

  • La Mia Vita, Agatha Christie.

Questo oscuro figuro si insinuava nei sogni di un’Agatha bambina, pronto a rovinare ogni suo momento. Il Bandito smetterà pian piano di apparire nei viaggi onirici della scrittrice, ma i fatti strani che la circondano non finiranno qui.. La vicenda del Bandito sembra esser relegata alla sola infanzia, ma il 1926 portò con sé ombre funeste. I primi screzi con il marito erano insorti durante la malattia della madre, e si erano acuiti alla morte. Vissero separati per un breve periodo di tempo, per poi rincontrarsi per il compleanno di Rosalind, la loro figlia. L’uomo che amava ormai era un perfetto sconosciuto, una minaccia:

Poi arrivò Archie.

Non c’è niente che possa descrivere quello che provai in quel momento quanto il ricordo del mio incubo di bambina e dell’orrore che mi afferrava quando, seduta al tavolo del tè, guardavo una persona cara e mi accorgevo che al posto suo c’era un estraneo. Fu questo l’effetto che mi fece Archie.

Eseguì come al solito tutto il rituale dei saluti ma non era Archie, ecco tutto.

  • La mia vita, Agatha Christie

Il Bandito del sogno si era palesato nella sua vita. Archie fu un colonnello della RAF durante la Prima Guerra Mondiale, uno dei primi membri del corpo d’aviazione dell’esercito britannico. Dopo aver affascinato e ammaliato la giovane Agatha, l’aveva sposata la vigilia di Natale del 1914, con l’intenzione di ricongiungersi a guerra ultimata. La vita però era cambiata, il dopoguerra era carico di gioia quanto di responsabilità, e di quel senso di horror vacui che accompagna la fine di ogni momento che segna la vita. L’uomo non amava il lavoro della moglie e non vedeva di buon occhio la sua indipendenza economica. La rimproverava sempre per i modi e per l’aspetto, ormai non leggero come prima del parto. Così iniziarono ad allontanarsi, lui si chiuse nel golf, per poi innamorarsi della sua segretaria, Nancy Neele.

Non desta quindi nessuna sorpresa che una delle teorie più accreditate dalla stampa, dalla gente, e anche dalle male lingue, fosse quella che metteva al centro di tutto il caso la volontà della scrittrice di voler far incolpare il marito per la sua scomparsa, per vederlo messo alla berlina sui giornali e, nel peggiore dei casi, penzolare dalla forca. Questa versione sembra essere accreditata dalle diverse lettere che furono recapitate alla polizia, ad Archie stesso, a Caro, la migliore amica di Agatha, e a Campbell Christie, un fratello di Archibald, che si trovava a Londra.

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Secondo il volume Agatha Christie e il mistero della sua scomparsa, prima di uscire di casa il 3 dicembre alle 21.45, la donna avrebbe scritto a Caro per disdire i piani del weekend che aveva organizzato per il marito, mentre nella lettera indirizzata alla polizia avrebbe scritto di come fosse preoccupata per la sua vita, visto che Archibald dimostrava segni di squilibrio e di violenza. Della lettera indirizzata al marito non sappiamo nulla, visto che se ne disfò, bruciandola.

Sappiamo invece il contenuto della lettera inviata a Campbell: nella missiva la Christie comunicava all’uomo che avrebbe trascorso un periodo di villeggiatura in una spa dello Yorkshire, dove effettivamente venne poi ritrovata, 334 km lontana da casa. La notizia non venne subito diffusa, e, una volta passati alcuni giorni, Agatha ne parlò alla polizia, che non credette alla sua versione. Nel frattempo la Christie, o come si faceva chiamare, Theresa Neele, dall’hotel di Harrogate pubblicò un annuncio per “mettersi in contatto” con i parenti e per rivelare la sua posizione. Scrisse poi a Harrods, chiedendo se potessero cercare l’anello che aveva perso nei grandi magazzini. Ricevette la risposta, e anche l’anello.

Seguendo queste tracce, possiamo farci un’idea del viaggio intrapreso dall’autrice. Una volta abbandonata la macchina sulle rive del Silent Pool, avrebbe camminato fino alla più vicina stazione ferroviaria. Da lì sarebbe partita per Londra, dove avrebbe incontrato Campbell Christie, che l’avrebbe aiutata. Si sarebbe poi diretta nello Yorkshire. C’è inoltre chi dice che un grande aiuto le sarebbe stato dato dalla sorella Madge, la quale viveva ad Abney Hall, vicino a Manchester, e che l’avrebbe nascosta prima che Agatha arrivasse all’hotel (c’è da chiedersi anche se non fosse passata per la cittadina di Marple, visto che il personaggio che porta lo stesso nome apparve per la prima volta l’anno successivo).

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Sicuramente, durante tutto questo tempo, ottenne il risultato desiderato: la storia d’amore del marito con la segretaria venne sbandierata su tutti i giornali, le accuse verso di lui si fecero sempre più pressanti tanto che la moglie ne uscì come una vittima. Se non fosse che l’anticlimax della sua scoperta mandò su tutte le furie l’opinione pubblica e le forze dell’ordine, che si sentirono prese in giro dalla soluzione che si pose dinanzi ai loro occhi.

È soltanto una teoria. La famiglia della Christie tuttora si dissocia da questa visione degli eventi e si affida completamente alle diagnosi dei medici. A oggi però, della lettera che Agatha scrisse al marito non v’è traccia. La scrittrice fornisce una versione alternativa di questa storia in uno dei romanzi pubblicati con lo pseudonimo di Mary Westmacott, Ritratto incompiuto.

Si possono fare tante congetture, alcune più strampalate di altre (come quella del fantomatico rapimento alieno da parte di Xenu, la creatura al centro del pantheon di Scientology), rimane però il fatto che, fortunatamente, Agatha Christie è stata trovata sana e salva, tanto che ha continuato a scrivere e a stupirci con i suoi romanzi così come con la sua vita.

-Marco

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15 pensieri su “La scomparsa di Agatha Christie: le soluzioni

  1. molto interessante questo articolo in un momento in cui la Christie è molto in voga.A proposito il mistero di Crooked House è stato proprio bello : la scrittrice ci conduce alla soluzione mentre la nostra mente cerca di non arrivarci per l’orrore ! Hai visto Assassinio sull’Orient Express? io vidi il film diciamo d’epoca, questo ancora no anche se mi riprometto in queste festività di andare .un caro augurio

    Piace a 1 persona

    1. Marco Amici

      Grazie per il bel commento! È proprio vero, sembra ci sia una rinnovata curiosità verso Agatha Christie ed i suoi lavori. Crooked House mi è piaciuto molto, c’è una recensione qui sul blog se ti interessa, mentre Assassinio sull’Orient Express mi ha entusiasmato meno. Grazie ancora ed auguri anche a te!

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  2. Eliana Sartori

    Grazie Marco !
    Sapevo del periodo oscuro ad un certo punto della vita della Christie grazie al film con la Redgrave ed Hoffmann, ma qui ci sono più notizie , soppratutto riguardo i fatti quasi paranormali della sua interessante vita .
    Molto interessante .

    Piace a 1 persona

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