Uno di Torino, l’altro di Roma. Appassionati di traduzione, di letteratura fantastica, di fantascienza, di giallo, ma anche di fumetti. Non stiamo parlando di noi ovviamente (anche se qualche elemento ritorna), ma di Carlo Fruttero & Franco Lucentini, la coppia che meglio ha saputo raccontare l’Italia e gli italiani, con tutte le loro usanze, contraddizioni, tic nervosi. È citazione obbligata l’articolo pubblicato il 6 dicembre 1973 su La Stampa, nella famosa rubrica L’agenda di F&L, Pare che… con il quale si commentava in maniera ironica la conferenza stampa indetta da Gheddafi a Parigi, con successiva crisi diplomatica.
Ma questo era solo un aspetto del duo: insieme collaborarono in Einaudi a diverse antologie di racconti del fantastico e della fantascienza, furono traduttori (uno portò in Italia Beckett, che poi vinse il Nobel, l’altro invece Borges, che purtroppo non lo vinse mai), per anni curarono la collana Urania di Mondadori e lavorarono diffusamente in ambito giornalistico.
Veri e propri artigiani della parola, F&L erano sempre pronti a giocare con la letteratura, che per loro era un problema tecnico. La loro era letteratura di genere, non sempre soltanto poliziesca, a volte si limitavano a offrire al lettore un’enigma, un rompicapo. La loro era una letteratura borghese, in un ambiente in cui essere borghesi era considerato una macchia, un’onta da cui riscattarsi (o anche un guilty pleasure, a seconda del carattere, una sorta di strano feticismo). La loro era una letteratura popolare, non in senso classista, ma proprio nel senso demografico (e democratico): una letteratura per tutti, rivolta a un popolo vasto e indifferenziato (simile al “target” del famoso romanzo di Umberto Eco, Il Nome della Rosa).
Spesso Fruttero & Lucentini vengono ricordati come i maestri del giallo italiano, un genere che secondo alcune persone la coppia ha contribuito a elevare a letteratura impegnata (cosa che probabilmente 1) non era loro intenzione 2) non era loro intenzione).
Stupisce però che due grandi nomi del Novecento, forse tra i più grandi, vengano ricordati così poco oggi. Ed è proprio qui che entriamo in gioco noi, A&A, Amici & Astegiano (qui si scherza, ma ad averlo anche solo un centesimo dell’acume e della competenza di F & L), che con l’aiuto di Mondadori, abbiamo deciso di trascinarvi nello scanzonato e ironico mondo di Fruttero & Lucentini.
Abbiamo deciso di creare una reading challenge che ci accompagnerà dal mese di giugno fino a settembre, per culminare a ottobre, quando in libreria usciranno nella collana I Meridiani (Mondadori) due volumi dedicati proprio alla coppia di scrittori, a cura di Domenico Scarpa e intitolati Opere di Bottega.
Proprio con l’hashtag #OpereDiBottega troverete tutti i contenuti riguardanti la challenge di Fruttero & Lucentini.
#OpereDiBottega:
Ogni mese leggeremo un libro diverso tra le ripubblicazioni Mondadori nella collana degli Oscar Moderni. Cominceremo con il più famoso, il primo pubblicato con la famosa sigla Fruttero & Lucentini, La donna della domenica, uscita in libreria in una nuova veste per festeggiare i 90 anni dalla nascita della collana del Giallo Mondadori.
Continueremo a luglio con L’amante senza fissa dimora, pubblicato con una postfazione di Raffaele Manica, per poi partire ad agosto per la pineta della Gualdana, dove si svolge Enigma in luogo di mare, che nella nuova edizione contiene una postfazione del famoso giallista Marco Malvaldi. A settembre invece si parte per Siena, palcoscenico de Il Palio delle contrade morte, che come gli altri volumi presenta una postfazione, stavolta a cura di Stefano Bartezzaghi.
Come, dove e quando si posta?
Ogni mese quindi, se parteciperete, vi chiederemo di parlare del libro del mese sulle vostre piattaforme (o di un altro libro a scelta, sempre di Fruttero & Lucentini, sia esso un romanzo o anche un volume da loro curato o tradotto). Potete scattare una foto, fare delle stories, scrivere un post su Instagram, scrivere una recensione o un articolo sul blog, caricare un video su YouTube o un post su Facebook. Insomma, il mezzo che più vi aggrada. L’unico obbligo è utilizzare l’hashtag #OpereDiBottega, taggare Radical Ging (su Instagram, FB e WordPress @radicalging) e l’account ufficiale di Mondadori (@librimondadori su Instagram e Facebook) così da poter tenere traccia di tutti i vostri post, articoli, foto e tutto il resto, per riempire il mondo del bookblogging, di bookstagram e oltre con le opere di Fruttero & Lucentini.
Giusto per riepilogare, lasciamo qui la lista delle nostre letture per #OpereDiBottega:
Giugno: La donna della domenica
Luglio: L’amante senza fissa dimora
Agosto: Enigma in luogo di mare
Settembre: Il Palio delle contrade morte
Tuttavia, non vi parleremo solo di questi libri. Non si può non parlare dello studio sul Cretino e della trilogia sul Cretino, che sempre Mondadori ripropone nel volume Il Cretino è per sempre, curato da Carlotta Fruttero con un’introduzione di Michele Serra. Ci saranno anche altri contenuti, che però ancora non possiamo svelarvi. D’altronde qualche segreto ogni tanto ci vuole, no?
E poi?
Su Instagram faremo delle stories in evidenza per tenere traccia di tutte le letture e i post. Troverete tutto sia qui che sulle altre piattaforme. In più, ci potrebbero essere diverse sorprese nei prossimi mesi, e questo non vale soltanto per noi! L’unico obbligo che vi diamo, insieme a quello di utilizzare l’hashtag giusto e di taggare noi e Mondadori, è quello di divertirvi. Non si può leggere un libro di Fruttero & Lucentini senza ridere di gusto.
Ringraziamo moltissimo Mondadori, che ci ha dato l’opportunità di mettere insieme #OpereDiBottega, e in particolare Elisabetta, Francesco e chi, nei prossimi mesi, ci aiuterà durante questo percorso.
Speriamo che in tanti si butteranno in questa lettura collettiva che ci terrà compagnia per tutta l’estate (e non solo), un cammino che nelle nostre intenzioni ha come obbiettivo principale far conoscere, scoprire o riscoprire le figure di Fruttero & Lucentini, sempre all’ombra del divertimento.
–Davide & Marco, A&A
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